La flat tax, letteralmente “tassa piatta” è un sistema di tassazione contenuto nella Legge di Bilancio 2019 ed entrato in vigore in Italia il 1º gennaio 2019 per imprese e titolari di partita IVA.
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Le tre aliquote
In questa prima fase, la legge di bilancio prevede l’applicabilità della tassazione forfettaria al 15% alle partite IVA che non abbiano superato i 65mila euro di ricavi o compensi nell’anno di imposizione fiscale interessato. Dal 2020 è previsto un secondo scaglione con tassazione al 20%, qualora i ricavi dell’anno d’imposta si posizionino tra i 65mila euro e i 100mila euro. Le partite IVA che adotteranno la flat tax godranno anche di semplificazioni amministrative.
Per le start-up è prevista una tassazione del 5% sui ricavi, agevolazione che potrà permanere per i primi 5 anni o per le attività già in essere che non abbiano comunque superato i 5 anni di gestione. Nel caso in cui titolari non abbiano superato i 35 anni di età i limiti di fatturazione previsti rimangono invariati.
Altri vincoli per l’accesso per le partite IVA, oltre a quello dei ricavi, sono:
- Non aver partecipazioni a società di persone, associazioni o imprese familiari
- Non aver il controllo di Srl o associazioni in partecipazione che esercitino attività direttamente o indirettamente connesse con quelle svolte dal soggetto titolare del regime forfettario
Flat Tax: come calcolarla
Per calcolare la flat tax, o meglio la base imponibile sulla quale applicarla, bisogna considerare il coefficiente di redditività.
Il coefficiente di redditività è la percentuale da considerare sul fatturato totale ai fini del calcolo del reddito imponibile, ottenibile sottraendo i costi derivanti dalla propria attività dal fatturato generato dalla stessa.
Il coefficiente di redditività non è identico per tutte le tipologie di attività, ma cambia in base al codice ATECO.
Una volta applicato ai ricavi o ai compensi il coefficiente di redditività, andranno detratti i contributi previdenziali obbligatori ottenendo così la base imponibile su cui applicare la flat tax.
E se la partita IVA non rientra nei requisiti richiesti? Nessun problema, in questo caso si può decidere di rimanere nel sistema di tassazione ordinario con l’analitica deducibilità dei costi e con la possibilità di applicare la detrazione e le deduzioni concesse.
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